Come un atleta può superare un blocco della performance

Blocco performance

«È fondamentale avere uno o più maestri da imitare, assumerne le cose migliori, ma poi riuscire a tirar fuori il maestro dentro di sé».

(Giorgio Nardone)

 

Nessuno di noi dovrebbe farsi scoraggiare dagli ostacoli o dalle avversità del destino, ma mettere in discussione con umiltà le proprie azioni e le proprie idee, sino a sconvolgerle se necessario.

Il racconto dettagliato di difficoltà e sventure di un campione olimpico, che torna a vincere dopo un periodo di crisi, è sicuramente un contributo rilevante per tutti coloro che si occupano professionalmente di performance: commissari tecnici, allenatori e atleti, ma anche psicologi e psicoterapeuti.

Negli ultimi anni, Giorgio Nardone si è trovato sempre più spesso a lavorare con persone che manifestavano un blocco nella performance in ambito artistico, manageriale o sportivo.

Ecco allora la recensione di un testo molto interessante, che espone passo dopo passo un modello di intervento efficace, efficiente e replicabile nei confronti di questo problema.

 

Risorgere e vincere: un manuale di psicologia e scienza della performance

Risorgere e vincere: una storia di talento, tecnica e strategie mentali” (Ponte alle Grazie, 2012) è una cronaca sportiva avvincente raccontata a tre voci: il campione Aldo Montano, il commissario tecnico della Nazionale di sciabola Giovanni Sinovich e lo psicologo e psicoterapeuta Giorgio Nardone.

In questo libro, che al di là della vicenda sportiva rappresenta una vera e propria lezione di vita, uno dei più grandi campioni della scherma italiana degli ultimi anni racconta la sua storia di rivalsa e di vittorie, che lo ha portato, nonostante gli infortuni, a raggiungere il gradino più alto del podio ai Campionati mondiali di Catania del 2011.

L’ipnosi e gli stratagemmi suggeriti da Giorgio Nardone sono stati per Aldo Montano degli strumenti fondamentali, in grado di aiutarlo a elevare le sue risorse e ad affrontare un momento difficile della sua carriera, fino a risorgere ai massimi livelli.

 

Strategie di intervento nei casi di blocco della performance

All’interno di questo testo, il lettore, anche non specialista, potrà trovare una descrizione dettagliata ed accessibile di molte tecniche del Problem Solving Strategico, che si sono dimostrate tra le più efficaci per intervenire sul blocco della performance e per riuscire a portare l’atleta, l’artista o il manager ad andare oltre i propri limiti.

In questo tipo di intervento, è necessario che il contributo prettamente psicologico sia cucito come un “abito su misura” alle caratteristiche individuali della persona e alla prestazione da realizzare.

In particolare, nel caso di Aldo Montano, sono stati proposti alcuni esercizi di visualizzazione.

Uno stato ipnotico permette infatti di amplificare la percezione interna ed esterna e di rendere repertori di azione anche complessi, come può essere una performance atletica, naturali e fluidi, senza alcun irrigidimento, in modo da creare quello stato di grazia che permette la realizzazione di prestazioni estreme.

 

Visualizzazione della performance in uno stato di trance ipnotica

La tecnica utilizzata è stata formalizzata da Spiegel e si basa su una procedura standard: dapprima si produce un affaticamento del nervo ottico, poi si fa focalizzare l’attenzione del soggetto sulla respirazione, per indurlo a lasciarsi andare alle immagini mentali che emergono spontaneamente.

Far visualizzare in stato di trance ipnotica l’atto della performance è uno degli impieghi più noti dell’ipnosi in psicologia dello sport.

Lo scopo è far associare lo stato di calma, tipico dello stato alterato di coscienza, alla situazione della performance, in modo da trasferire nell’azione sportiva concreta questo tipo di gestione degli atti e di regolazione delle emozioni.

 

Autoipnosi con visualizzazione dell’avversario

Questa procedura consiste nel far focalizzare la mente, dopo aver realizzato lo stato di trance, sul successivo duello, immaginando l’avversario reale e lasciando andare libera la fantasia.

Questa tecnica ha lo scopo di far focalizzare l’attenzione dell’atleta sui possibili svolgimenti del combattimento, facendogli anticipare i punti critici, in modo tale che si creino in lui le adeguate contromisure.